POST MORTEM

Pubblicato postumo, grazie anche alle sinergie interattive  degli amici carissimi, quanto competenti e creativi, Max Minniti, Alain Aubin e Renè Pandis,  Li turchi viaggiano, un progetto discografico, al quale  V.V. aveva dedicato anni d’intenso lavoro e lunga preparazione, assume il  sapore di un’ amara metafora dell’intero cammino di una vita.  
Con la scomparsa di Virgilio Villani, l’insanabile frattura della simbiosi lirica e creativa che li legava fa maturare in De Simone la consapevolezza di aver perso un insostituibile interlocutore e lo induce a lasciare definitivamente  Media Aetas Teatro.
Presta la sua amorevole e preziosissima collaborazione nel 2004 alla realizzazione della suite, dedicata a Virgilio Villani,  Specula & Gemini, scritta  insieme a  Bruno Tommaso, interpretazione moderna del mito classico di Orfeo, in cui il protagonista assurge a metafora dell’artista perennemente alla ricerca della sua anima - Euridice.
Questo progetto discografico è portato a termine  grazie alla caparbia  volontà ed all’impegno costruttivo dei figli Pierluigi e Francesco, presenti anche come musicisti.
Gli stessi si stanno occupando attualmente della pubblicazione del disco Bello cantare, testi e musiche di De Simone e brani tradizionali,  registrato nel 1986 con  Annagrazia  Spagnuolo, Gianni Lamagna e Pino De Vittorio e si stanno attivando per la ristampa di varie opere discografiche, alle quali Virgilio Villani ha preso parte individualmente o con l’ensemble storico Media Aetas: Musik aus Kampanien, Quant’è bello lu murire acciso, Fontamara.
Tali attività  si inseriscono in una più composita  operazione  tesa a scongiurare la dispersione di materiali documentativi e testimoniali del progetto artistico che ha permeato l’intera esistenza di Virgilio Villani. La sua personale  tensione a tale progetto, ostinata quanto rigorosa per coerenza e  fedeltà alle  premesse ed alle finalità, ha informato tutto il cammino di Media Aetas, che già a partire dal nome - appunto età di mezzo – egli considerava come il luogo e il tempo culturale che caratterizza un passaggio, identificandone il ponte linguistico e creativo fra passato e futuro, senza soluzione di continuità, nel genio artistico di  Roberto De Simone. 

 

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